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“Ho ereditato la casa dalla nonna! Ci sono alcuni aspetti di cui devo preoccuparmi? Posso venderla senza problemi?”
Spesso accade che un immobile venga lasciato in eredità, ponendo degli interrogativi sul futuro utilizzo, sia se si scelga di ristrutturarlo, sia che si decida di venderlo.
Nel caso di vendita, ci sono alcuni aspetti da tener presente:
Quando si eredita un immobile, entro un anno dalla morte del defunto, è necessario presentare la dichirazione di successione che consiste nel notificare il trasferimento della casa agli eredi. Difatti, la dichiarazione contiene tutti i beni relativi al defunto e serve per determinare le tasse sull’eredità, che dovranno essere pagate se si ha intenzione di vendere la casa.
Dunque, per prima cosa, per poter vendere casa, si parte controllando se tutti i documenti e atti sono in regola e se le tasse sull’eredità sono state pagate.
I documenti da avere necessariamente sono:
Per quanto riguarda le tasse e le imposte da pagare, è necessario pagare le tasse di successione che vengono liquidate dall’Agenzia delle Entrate entro il terzo anno dalla dichiarazione di successione.
Ma a quanto ammontano?
Prima vi spieghiamo cos’è e come si calcola il valore catastale.
Il valore catastale è un parametro utilizzato per calcolare le imposte relative a un immobile e si ottiene a partire dalla rendita catastale dell’immobile, rivalutata e moltiplicata per un coefficiente specifico.
Il valore catastale viene calcolato così:
Le aliquote variano in base al grado di parentela dell’erede:
Oltre alle tasse di successione, ci sono altri due atti: l'accettazione dell’eredità e la trascrizione dell’accettazione ereditaria.
L’atto di accettazione dell’eredità serve per completare il processo di accettazione dei beni ricevuti.
Questo può avvenire in due forme:
La trascrizione dell’accettazione ereditaria consiste nel garantire la proprietà del defunto agli eredi e rassicura i successivi acquirenti sulla certezza degli atti.
Quando si riceve in eredità un immobile, si può presentare il caso in cui gli eredi siano più di uno. Si parla di coeredità, in cui l’immobile viene ereditato dagli eredi, anche se ognuno ha una quota di proprietà differente.
Per regolare questa situazione, si ricorre alle norme relative alle comunione. Secondo l’articolo 1108 c.c., tutti i comproprietari devono essere consenzienti alla vendita dell’immobile.
È possibile vendere la propria quota di proprietà, tenendo a mente che vi è il diritto di prelazione dei coeredi, ciò significa che l’acquisto viene proposto prima a chi detiene le altre quote di proprietà e, solo se non accettano, si può proporre a terzi.
Nel caso di ristrutturazione, esiste un’agevolazione che consiste in una detrazione delle spese sostenute.
Le quote di detrazione si trasferiscono per intero all’erede o agli eredi che conservano la detenzione materiale e diretta dell’immobile, indipendente dalla quota di possesso.
Per concludere, ereditare una casa richiede particolare attenzione, poiché implica la gestione di specifici documenti e atti, oltre a conferire diritti precisi agli eredi.
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